“Dio mi ha donato le mani di un napoletano”, così diceva di sé l’arcivescovo della diocesi di Olinda- Recife in Brasile, dom Helder Pessoa Camara, parlando con monsignor Bettazzi, attualmente vescovo emerito di Ivrea. Del vescovo delle favelas, morto nel 1999, lo scorso 3 maggio è iniziata la causa diocesana di beatificazione. Dom Helder Pessoa Câmara aveva partecipato attivamente al Concilio Vaticano II, offrendo notevoli contributi assieme ad altri vescovi provenienti dai Paesi del Sud del mondo. Fu lui a fondare, nel 1950, la Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (CNBB) con l’approvazione di PaoloVI, ne fu anche il primo segretario generale, e in questa veste collaborò alla nascita del CELAM, a Rio de Janeiro, nel luglio del 1955. Nel 1964 – anno del golpe che instaura il regime militare in Brasile – Câmara era stato nominato da Paolo VI arcivescovo di Recife, capitale del Pernambuco, nel Nord-Est, la regione più povera del Paese, detta il “quadrilatero della fame”. Monsignor Bettazzi conobbe dom Camara al Concilio. Marino Galdiero ha raccolto i suoi ricordi: