Puntata “sul confine”. E’ un tema che ritorna spesso e non poteva essere diversamente: il confine è tema filosofico, spirituale e religioso per eccellenza. La prima delle due canzoni, che mette a tema il confine già dal titolo, Across the Borderline, l’hanno cantata praticamente tutti; qui non l’ascoltiamo nella versione originale di Ry Cooder ma nell’interpretazione dello scoppiettante Willy de Ville. A seguire un’altra canzone di confine: The Promised Land di Bruce Springsteen. “Non sono un ragazzo” canta il Boss, “ma sono un uomo e credo nella Terra Promessa”: questo è ciò che ci rende umani, “camminare a testa alta nella tempesta” e aggrapparci a qualcosa che resta forte e solido quanto tutto il resto crolla. E la promessa che vibra sotto le note rock di questa canzone è credibile.
Hungry hearts, a cura di Andrea Monda scrittore e insegnante di religione, mutuando il suo titolo dal famosissimo brano di Bruce Springsteen che indaga non a caso sui “Cuori affamati”, racconta la dimensione spirituale della musica rock e non solo.
La puntata del 2 aprile: