15 novembre 2022
Torna ad aprire i microfoni sulla realtà difficile delle persone migranti la prima pagina di Chiesa e comunità di martedì 15 novembre. Un’attenzione costante nella certezza che quella dei popoli in movimento è una cifra di questo tempo, un segno che interpella. Degli arrivi in Italia e in Europa si parla molto in questi giorni a fronte dell’atteggiamento del governo italiano verso le persone tratte in salvo dalle navi delle ong sul Mediterraneo e delle tensioni con Parigi, ma le persone hanno continuato a spostarsi anche nelle settimane precedenti fuori dai riflettori e dalle polemiche troppe volte strumentali. Come accade al confine con la Francia e come racconta ad Alessandra Giacomucci in studio il vescovo di Ventimiglia – San Remo monsignor Antonio Suetta.
Dall’Italia al Brasile, dove nei giorni scorsi dom Vicente de Paula Ferreira, vescovo della diocesi di Belo Horizonte, ha subito minacce e ha rischiato una aggressione armata al termine di una celebrazione eucaristica. Dom Vicente, che è stato membro del Sinodo per l’Amazzonia è pastore di una comunità ferita dagli scavi minerari e da un gravissimo incidente, la rottura degli argini di un bacino di decantazione che ha travolto un villaggio uccidendo 190 persone. Un uomo e un vescovo dunque impegnato con passione in difesa dei popoli e della foresta. A raccontarci cosa è avvenuto e il clima che si respira nel Paese dopo le elezioni che hanno visto la sconfitta di Bolsonaro e l’elezione di Lula, padre Dario Bossi, missionario comboniano, anche lui membro del Sinodo per l’Amazzonia.
E tenendo ancora lo sguardo allargato sul mondo, nel solco della Giornata mondiale dei poveri, nella pagina conclusiva della trasmissione, Natalie Monteza, coordinatrice della campagna della Famiglia vincenziana con le persone senza tetto, racconta l’impegno per quanti hanno per casa la strada in ogni parte del mondo.