18 ottobre 2022
Continua violenta la guerra in Ucraina. Anche in mattinata esplosioni sono state udite in tutta Kiev. Colpita una centrale elettrica da tre attacchi russi. Ci sono delle vittime. Il presidente ucraino Zelensky scrive in un tweet che le forze russe hanno distrutto in una settimana il 30 per cento delle centrali elettriche ucraine causando massicci blackout in tutto il Paese. Ma è sempre possibile la strada della pace, il Papa lo ricorda sempre. Alla manifestazione per la pace promossa dalla coalizione “Europe For Peace” il prossimo 5 novembre e presentata in mattinata è dedicata la prima pagina di Chiesa e comunità di martedì 18 ottobre. A parlarne con Alessandra Giacomucci in studio il presidente nazionale delle Acli, Emiliano Manfredonia, una delle associazioni capofila di questa grande mobilitazione che vuole dare voce a quanti chiedono che tacciano le armi e che l’Europa assuma un ruolo forte di mediazione nel conflitto, senza mettere in discussione l’appoggio al popolo ucraino che subisce le conseguenze dell’invasione russa. Oltre 600 le associazioni che hanno aderito molte delle quali del mondo cattolico.
Nel pomeriggio alle 16 alla Lumsa in preparazione al festival della vita nascente si parlerà di giovani e di futuro. E saranno proprio i giovani a rispondere alla domanda se ci sia ancora nelle nuove generazioni il desiderio di generare vita. Ad ascoltare queste voci ci saranno anche il presidente della Cei cardinale Matteo Zuppi e il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo insieme a economisti e amministratori. Un percorso che illustra Andrea Mazzi, coordinatore della Rete per la giornata per la vita nascente, che raccoglie oltre 40 associazioni.
La pagina conclusiva ci porta in Brasile dove a fine ottobre con il ballottaggio le elezioni sceglieranno la presidenza contesa tra Bolsonaro e Lula. Ieri il confronto tv da cui i contendenti sono usciti, secondo gli osservatori, sostanzialmente alla pari. Un Paese profondamente segnato dal bolsonarismo, spiega padre Dario Bossi, missionario comboniano da anni in Brasile, vicino alle popolazioni amazzoniche e padre sinodale al Sinodo per l’Amazzonia.