9 maggio 2022
Il 9 maggio, nella ricorrenza della Dichiarazione Schuman che ha aperto la strada al cammino dell’Unione Europea, si celebra la Festa dell’Europa che coincide anche in Russia con le celebrazioni per la fine della seconda guerra mondiale. Uno snodo ferito, quest’anno, dalla guerra in Ucraina che continua con il suo carico di morte e distruzione. Cosa significa dunque oggi guardare all’Europa con una attesa di pace, a fronte delle politiche di difesa che il conflitto ha accentuato, al ruolo dei cittadini dopo la Conferenza sul futuro dell’Europa, al cammino delle chiese cristiane in questa storia? Un quadro complesso di cui Alessandra Giacomucci in studio ha parlato con padre Giuseppe Riggio, direttore di Aggiornamenti sociali. E poi con Chiara Tintori che in dialogo con padre Bartolomeo Sorge è autrice del libro “Perché l’Europa ci salverà” pubblicato in tempo di pandemia dalle Edizioni Terra Santa.
La pace cammina anche attraverso esperienze concrete di cambiamento. Come testimonia il comitato che in Sardegna è impegnato per chiedere la riconversione della Rwm, la fabbrica di bombe di Dumusnovas. Più di 20 aggregazioni di diversa natura e orientamento culturale che stanno lavorando ora al sostegno del lavoro e di una produzione rispettosi della natura e dell’uomo e quindi “War free”, liberi dalla guerra. Così si chiama questo nuovo progetto che ha già una precisa fisionomia e un sito di riferimento e di cui parla Arnaldo Scarpa, uno dei portavoce del comitato.