Roma, 11 marzo 2016 – “Il nuovo album contiene tutte canzoni positive perché la Sla è una malattia difficile che non lascia, per adesso, così tante speranze. Ci vuole anche leggerezza nel comunicare certi argomenti. E’ un disco che comunica la gioia di esserci e la disponibilità di 24 cantanti non è sempre scontata”. Lo ha detto Ron, ospite a Milano negli studi di inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane, in occasione dell’uscita del suo nuovo album ‘La forza di dire sì’ dove l’artista sostiene, dopo 10 anni dal disco “Ma quando dici amore”, Aisla, l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica. ‘La forza di dire sì’ è un doppio album contenente 24 duetti con grandi artisti della musica italiana sui brani più conosciuti di Ron e 2 suoi brani inediti, “Aquilone” e “Ascoltami”.
Durante l’intervista nel Pomeriggio inBlu con Raffaella Frullone è stata riservata a Ron una sorpresa. In diretta è intervenuto il suo grande amico Mario Melazzini presidente dell’Aifa e già presidente dell’Aisla.
“Melazzini – ha commentato Ron – è un mio grande amico. Con lui abbiamo vissuti momenti difficili ma anche molto belli: dalle cose complicate escono anche altre cose che ci fanno vedere la vita da un punto di vista diverso. Quando sento Mario comincio a volare perché è una persona che non nasconde nulla. Ho imparato tanto da lui e ho cambiato tanti aspetti del mio carattere grazie a lui. Anche durante la malattia ho imparato tantissimo”.
“Oggi ci vuole forza nel dire sì – ha proseguito Ron – perché siamo tutti attaccati alle nostre cose, alla nostra vita e si cerca di sopravvivere con le cose nostre senza condividerle con nessuno. Invece dire sì con forza vuol dire mettersi a disposizione e prendersi cura di qualcosa e qualcuno”.
Ron ha infine parlato della sua fede in Dio e degli effetti positivi sulle persone: “C’è qualcosa di sottile e invisibile che arriva alle persone. E’ una cosa che non sai spiegare ma capisci quando dietro ad un testo, una musica o un modo comunicare c’è qualcosa che va su una base molto più alta di noi”.