16 febbraio 2022
Da decenni la biodiversità alimentare è in pericolo a causa del dominio commerciale di poche multinazionali che producono semi ibridi, fertilizzanti e pesticidi. Quattro colossi mondiali gestiscono il 63% dei semi
Proprio in virtù dell’esperienza maturata in questi tre decenni, Slow Food coglie l’occasione per ribadire la necessità e l’urgenza di tutelare la biodiversità nell’accezione più ampia del termine: «La tutela della biodiversità non va intesa soltanto come difesa del mondo selvatico ma anche come salvaguardia delle varietà agricole coltivate e delle razze animali allevate, cioè la biodiversità domestica». Ascolta l’intervista a Roberta Billitteri, vicepresidente di Slow Food Italia