17 novembre 2021
L’operazione – Nuova narcos Europea – che ha portato ieri a colpire una delle cosche più potenti nel panorama ‘ndranghetista, quella dei Molè di Gioia Tauro, con oltre 100 tra arresti e fermi e sequestri di beni per oltre due milioni di euro, ha fatto ancora emergere la centralità del porto di Gioia Tauro, oltre a quello di Livorno, per il narcotraffico. I Molè erano capaci di importare – secondo quanto è emerso dalle indagini – una tonnellata di cocaina dal Sud America, utilizzando come porte di ingresso gli scali portuali appunto di Gioia Tauro e Livorno, potendo contare su complicità all’interno. L’operazione è stata condotta dalla Squadra mobile di Reggio Calabria e dallo Sco e coordinata dalla Dda reggina nell’ambito di una più vasta operazione contro la cosca Molè di Gioia Tauro che ha visto interessate anche le Dda di Firenze e Milano. All’interno del porto calabrese lavora anche Nino De Masi, imprenditore sotto scorta proprio per aver denunciato esponenti della ‘ndrangheta. Intervista a Nino De Masi. È il tema della puntata di Buona la prima, condotto da Federica Margaritora, in onda dal lunedì al venerdì alle 19.40. Il programma, che approfondisce le notizie del giorno, apre con i desk dei principali quotidiani nazionali e locali: oggi la prima pagina di Avvenire, con Massimo Calvi, del desk di Avvenire, e la prima pagina del Mattino di Napoli, con Aldo Balestra, del desk centrale.