18 maggio 2021
Aumentano i nuovi poveri, cresce il numero delle persone con disagio psichico, chiudono aziende e negozi, le violenze domestiche si impennano: il quadro del quarto monitoraggio di Caritas italiana nell’era del Covid disegna uno scenario preoccupante. Ma rintraccia anche la rete che si è messa in azione, l’impegno delle comunità cristiane in sinergia con enti, associazioni, singoli cittadini, la fantasia della carità capace di dare risposte nuove e inediti bisogni. A questo è dedicata la puntata di Chiesa e comunità di martedì 18 maggio. In un piccolo viaggio per il Paese Alessandra Giacomucci ha aperto i microfoni su tre esperienze dal Nord al Centro al Sud.
In Piemonte, il direttore della Caritas di Novara don Giorgio Borroni racconta “Ripartire insieme”, il progetto attivato con la delegazione regionale per una circolarità della solidarietà sostenendo piccole aziende in difficoltà supportate da Caritas che hanno erogato servizi a persone disagiate, creando un circolo virtuoso di relazioni e generando attenzione ai bisogni.
A Potenza, come racconta Marina Buoncristiano, i centri di distribuzione degli alimenti sono diventati il cuore degli incontri che hanno poi attivato interventi di sostegno coinvolgendo i negozi di prossimità alle prese con la crisi e mettendo le persone, metà delle quali mai prima aveva avvicinato un servizio Caritas, al centro della progettazione di spazi e percorsi.
In Calabria, a Lamezia Terme, la scelta è stata quella di attivare processi di vicinanza e sostengo alle persone con disagio psichico e alle loro famiglie, particolarmente in sofferenza a fronte delle misure messe in atto per prevenire la diffusione del contagio, come racconta il direttore della Caritas don Fabio Stanizzo che dà voce al progetto “Mi ritorni in mente”, già attivo e riorientato a partire dal periodo del lockdown.