10 maggio 2021
Il primo collegamento de Il territorio parla, condotto da Federica Margaritora, dal lunedì al venerdì alle 16.20, è con Fabio Luccioli, di Radio gente Umbra. “Foligno solidale”, 25 associazioni insieme per le emergenze. Un’esperienza nata durante la pandemia, pronta a diventare un punto di riferimento anche quando l’emergenza sarà terminata. È “Foligno Solidale”, rete di associazioni e volontari del territorio, che sta offrendo un sostegno concreto ai cittadini con diversi servizi. A quasi 6 mesi di distanza dalla nascita di questo “laboratorio della solidarietà”, la realtà ha tracciato un bilancio di quanto fatto, con uno sguardo al futuro. Centocinquanta le persone coinvolte, 50 i volontari attivi ogni settimana. Tra gli aiuti proposti c’è quello della consegna della spesa e dei farmaci a domicilio: un servizio che fortunatamente nell’ultimo periodo è meno richiesto, perché minore è il numero delle persone in quarantena. Ciò che invece aumenta è la consegna dei “pacchi solidali” con all’interno beni di prima necessità. Sono 45 circa i pacchi consegnati ogni 15 giorni a persone in difficoltà. La maggior parte sono italiani, che ricevono il pacco a domicilio per instaurare con i volontari anche uno scambio relazionale. Ultimamente, ogni consegna vede 4/5 pacchi in più. Inoltre, c’è il punto d’ascolto curato da alcuni psicologi, che garantiscono anche più sedute gratuite alle persone. Gli utenti sin qui sono stati circa 25. “Foligno Solidale” offre anche servizi informatici e distribuzione di giocattoli e vestiti per i più piccoli. L’obiettivo ora è dare una strutturazione stabile alla rete di associazioni. Tra le realtà anche “Al Islamiya”, associazione islamica che insieme a “Foligno Solidale” sta portando avanti delle giornate di donazione del sangue. Le parole di Matteo Bartoli, volontario “Foligno Solidale”
Il secondo collegamento è con Stefania Brunelli, radio ECZ, Brescia.
Riapertura delle RSA alle visite dei familiari. Grazie all’ordinanza firmata dal Ministro della Salute anche le RSA bresciane possono riaprire alle visite dei parenti, nel rispetto dei protocolli previsti. Una notizia a lungo attesa anche nella nostra provincia anche se già da un paio di mesi le Residenze bresciane stavano sperimentando il modello poi proposto nell’ordinanza. Di fatto Brescia si è dimostrata pioniera su questo fronte. Ora si attende il via per le vaccinazioni in azienda. Sono duecento le attività bresciane che hanno aderito al protocollo firmato ormai da tempo. Le parole del direttore RSA di Castenedolo (Brescia), Davide Anselmini.
Il terzo collegamento è con Michela Curcio, di radio Jobel, e Donatella Barca, Coordinatrice del Corso di Laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali. Gli studenti Unical del corso di laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali restauratori sul campo in cantiere a Pompei. Dall’Università della Calabria a Pompei: grazie a una convenzione tra l’ateneo calabrese e il Parco archeologico campano, gli studenti iscritti al quarto anno del Corso di Laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, lavoreranno al restauro di alcuni mosaici rinvenuti nella città rimasta cristallizzata per sempre dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Si tratta di un risultato che arriva dopo anni di progetti di riqualifica storico-culturale che hanno interessato luoghi di interesse storico-culturale su tutto il territorio regionale, dal Duomo di Cosenza, alla Villa Romana di Casignana, dalla Casa della Cultura “Leonida Repaci” di Palmi agli altorilievi conservati a Seminara. Le attività di restauro si propongono di essere propedeutiche a un rapido ingresso nel mondo del lavoro. Il percorso di studi, infatti, è abilitante all’esercizio della professione e permette di iscriversi direttamente agli elenchi dei restauratori del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.