3 maggio 2021
Il primo collegamento de Il territorio parla, condotto da Federica Margaritora dal lunedì al venerdì alle 16.20, è con Fabio Luccioli, di Radio gente Umbra. “Umbria Coast to Coast”: 700 km in bici per chiedere un registro per i desideri dei disabili. Si chiama “Umbria Coast to Coast – Popy on the road” ed è un’iniziativa che punta a sensibilizzare la comunità regionale su quelle che sono le difficoltà che quotidianamente vive una persona con disabilità. Patrocinato dall’Assemblea legislativa dell’Umbria, guidata da Marco Squarta, il progetto si sviluppa attraverso un viaggio in e-bike di oltre 700 chilometri lungo le strade del Cuore verde d’Italia. Viaggio che ha preso il via lo scorso sabato primo maggio dall’Oasi di Alviano, nella provincia di Terni, e che si concluderà la prossima domenica a Castelluccio di Norcia. Proprio in questi giorni, dunque, Giorgio Massoli – principale organizzatore dell’iniziativa – sta attraversando l’Umbria insieme alla figlia di otto anni Caterina, conosciuta da tutti come Popy, nata con una rarissima mutazione genetica e che, nel tragitto che toccherà le bellezze paesaggistiche e storiche del territorio umbro, sarà la portavoce di tutti i bambini disabili. Alle istituzioni, nello specifico ai Comuni che verranno toccati, Massoli chiederà oltre ad “una maggiore consapevolezza di situazioni difficili che toccano molte famiglie”, l’introduzione di un Registro dei progetti esistenziali di vita che possa raccogliere desideri e aspirazioni delle persone con disabilità.
Il secondo collegamento è con Roberto Comparetti, di Radio Kalaritana. Sardegna, Acli: mancano immigrati per compensare lo spopolamento
La popolazione sarda diminuisce sempre più: oltre 2000 persone in meno in un anno. Lo rivela uno studio di Acli Sardegna, che lancia l’allarme: si tratta di persone, in gran parte formate e con un alto livello di specializzazione, che decidono di lasciare l’Isola per trovare fortuna altrove. E non c’è più l’arrivo di un certo numero di migranti, come negli anni scorsi, per cui non si colma il divario tra emigrati e immigrati. Le parole del presidente Crei Acli, Mauro Carta.
Il terzo collegamento è con Gabriella Ruiz, di Radio Spazio Noi, Palermo. La beatificazione il 9 maggio nella Cattedrale di Agrigento del giudice Rosario Livatino, ucciso dalla mafia ” in odio alla fede”, il 21 settembre 1990 a soli 38 anni mentre percorreva come ogni giorno e senza scorta, la statale 640 per recarsi da Canicattì dove viveva, al tribunale di Agrigento. Durante il tragitto, la sua Ford Fiesta fu affiancata da un commando di 4 sicari. Rosario Livatino è il primo magistrato beato nella storia della Chiesa Cattolica. San Giovanni Paolo II lo definì ” martire della giustizia e indirettamente della fede”. Il 9 maggio è una data per nulla causale perchè in quello stesso giorno del 1993, nella Valle dei Templi della città siciliana, San Giovanni Paolo II pronunciò il suo forte anatema contro la mafia. Le parole di Michelangelo Nasca, Vaticanista e Presidente dell’UCSI-Palermo