2 aprile 2021
Il primo collegamento è con Francesco Mariucci, di Umbria radio. Gli scout di Foligno hanno preparato le meditazioni per la Via Crucis di Papa Francesco. il gruppo scout di Foligno ha scritto le meditazioni per la Via Crucis di Papa Francesco. I capi si sono curati di raccogliere del materiale che i ragazzi avevano utilizzato precedentemente, rielaborando il tutto. Sono tutte stazioni pensate dai ragazzi, e questo è evidente in alcune storie, particolarmente alla quinta stazione. L’elemento chiave è la semplicità, intesa nel senso migliore del termine, cioè come capacità di arrivare a tutti quanti senza utilizzare un linguaggio troppo alto. Proprio per questo si è pensato ai bambini che poi leggeranno le varie stazioni. I capi che parlano sono Alessandro e Benedetta, due ragazzi del gruppo Agesci Foligno I.
Il secondo collegamento è con Gabriella Ruiz, di Radio Spazio Noi, Palermo. Il missionario laico Biagio Conte, fondatore della “Missione Speranza e Carità”, per 40 giorni, ha digiunato, pregato e dormito come i tanti senza fissa dimora sul sagrato della Cattedrale di Palermo, affidandosi alle intercessioni della patrona Santa Rosalia e del Beato Padre Pino Puglisi. Qui ha incontrato tantissima gente: semplici cittadini e rappresentanti delle istituzioni. Il digiunare è un atto che il missionario laico intercala nel tempo, quando vuole sottolineare qualcosa, è il suo modo di parlare con la città. In un’altra occasione, sotto l’arco delle Poste di via Roma, sempre a Palermo, digiunò a lungo contro l’indifferenza. Fu la città a recarsi in pellegrinaggio da lui, fino a quando non riprese a nutrirsi. Le parole del portavoce della Missione Speranza e Carità Riccardo Rossi abbiamo chiesto qual è il profondo messaggio che è stato voluto lanciare da Biagio Conte in questi 40 giorni.
Il terzo collegamento è con Massimo Tallarini, di Radiorizzonti InBlu – Saronno. Il progetto “Una psicologia di supporto”. Al termine del primo lockdown si è evidenziata l’esigenza, da parte dei medici di base del territorio, di curare non soltanto l’aspetto fisico del covid, ma anche le sue conseguenze psicologiche. Ne è nato un programma radiofonico di racconto, racconti di vita da condividere, col supporto e il commento di esperti. Da questa esperienza, in collaborazione con il Polo psicologico saronnese e col patrocinio del Comune di Saronno e i medici di base del territorio ne è seguito un progetto gratuito di supporto psicologico ai malati di covid usciti dalla fase emergenziale o ai parenti di vittime del virus. Le parole di Chiara Mariani, medico di base, che introduce l’iniziativa e le dichiarazioni di Simona Torresin, psicologa del Polo psicologico saronnese, che spiega come avvengono gli incontri