Primo Mazzolari Guido Astori
Ho bisogno di amicizia
Lettere 1908-1959
A cura di Bruno Bignami Umberto Zanaboni
In un carteggio che copre più di mezzo secolo troviamo il racconto di un’amicizia tra due sacerdoti e uno spaccato della storia italiana, europea e della chiesa cattolica nella prima metà del novecento.
Don Guido e don Primo vivono sulla propria pelle, come cappellani militari, le tragedie delle due guerre mondiali, uno sul fronte austriaco, dove viene fatto prigioniero, l’altro su quello francese e poi ancora a lungo, fino al 1920 inoltrato nelle truppe d’occupazione alleate che sono schierate un Germania per far applicare lo sventurato trattato di Versailles. L’Italia che incontrano al rientro in patria è quella che si appresta a cadere sotto il regime fascista, contro il quale don Mazzolari si dichiara senza mezzi termini, rifiutandosi tra l’altro di far cantare un Te Deum di ringraziamento per lo scampato attentato da parte di Mussolini, per precipitare infine nel secondo conflitto mondiale.
Ma le delusioni di don Mazzolari provengono in maniera diretta anche dagli ambienti cattolici più retrivi; essi ne ostacolano in ogni modo l’attività pastorale la cui natura profetica verrà riconosciuta con pienezza solo dopo la sua morte.