17 marzo 2021
Il primo collegamento è con Francesco Mariucci, di Umbria radio, per parlare del disagio scuole in Umbria. La regione è arancione, quindi sulla carta si potrebbe tornare a scuola con didattica in presenza al 50% per le superiori. In realtà la giunta ha adottato un’ordinanza restrittiva che tiene praticamente tutti gli studenti in Dad. Sommato alle settimane di zona rossa, di fatto quest’anno gli studenti umbri sono andati in classe per pochi giorni (record in Italia). A far sentire la propria voce anche il ‘Comitato A scuola, Umbria’ associazione di genitori e docenti che da novembre scorso sostiene l’esigenza di difendere il diritto all’istruzione. Martina Leonardi del Comitato A scuola.
Il secondo collegamento è con Roberto Comparetti, di radio Kalaritana, per parlare di una vertenza che si trascina da almeno due anni: il porto industriale di Cagliari, realizzato oltre 30 anni fa, ora è in crisi. Era stato costruito come terminal container e fino a due anni fa ha movimentato un buon numero di container. Poi altri hub, come Gioia Tauro e Tangeri in Marocco, hanno avuto il sopravvento. Molte compagnie hanno così tagliato fuori la Sardegna, pur essendo al centro del Mediterraneo: la mancanza di infrastrutture di supporto come gru molto più grandi delle attuali e fondale non adeguatamente scavato, hanno indotto i giganti del trasporto via mare a lasciare la Sardegna. Oggi ci sono 200 lavoratori che chiedono risposte. La ricerca di un nuovo gestore del Porto è ormai avviata da oltre un anno ma senza frutto. Le parole di un sindacalista della Uil Trasporti, William Zonca
Il terzo collegamento è con Mimmo Totnambé, di radio Torre Ribera (Agrigento). Ci sono voluti circa 30 anni affinché i lavori avessero inizio. Adesso ci siamo la strada che collegherà i Monti Sicani con il mare Mediterraneo diventa una realtà. Adesso entro il mese di marzo verrà presentato il progetto di fattibilità dopodiché avranno inizio i lavori che avranno un costo di circa 120 milioni di Euro. L’arteria di notevole importanza non solo per il turismo e l’artigianato, visto che a progetto concluso, potrebbe rilanciare l’economia del territorio e sopratutto dal punto di vista sanitario ridurrebbe anche i tempi per il trasporto dei malati che hanno la necessità di raggiungere gli ospedali di Sciacca, Ribera e Agrigento. Le parole di Emanuele Macaluso, assessore alla cultura del Comune di Ribera.