5 marzo 2021
“Questo è un viaggio emblematico, un dovere verso una terra martoriata da molti anni” così il Papa salutando i giornalisti sull’aereo che lo ha condotto a Baghdad. Questo il motto del Viaggio Apostolico: “Voi siete tutti fratelli”, tratto dal Vangelo di Matteo (23,8). All’aeroporto è stato accolgo dal primo ministro iracheno. Nel primo intervento ha lanciato un appello alla comunità internazionale perché svolta un ruolo di pacificazione in Medio Oriente. Francesco ha chiesto “diritti” e “partecipazione alla vita pubblica” per i cristiani e le altre minoranze religiose in Iraq perché questo potrà aiutare il Paese a crescere e prosperare. Del pellegrinaggio del Santo Padre in terra irachena ne parliamo con Michele Burgione, presidente di Oasis.
La giornata odierna si conclude con l’incontro con i vescovi, i sacerdoti, i religiosi e i catechisti nella Cattedrale Siro-Cattolica di Nostra Signora della Salvezza a Baghdad, che nell’ottobre del 2010 è stata teatro di un attentato che ha provocato 48 vittime per le quali è in corso il processo di canonizzazione. La testimonianza di padre Samir Yousif, sacerdote nel Kurdistan iracheno.