8 febbraio 2021 – Il primo collegamento è con Giovanni Ciappelli, di Radio Toscana. La Toscana rimane in zona gialla anche per questa settimana, c’è però una situazione al confine con l’Umbria che sta destando preoccupazione. Nel comune di Chiusi (Si), dopo la scoperta di un focolaio all’interno di una scuola, si è assistito ad un aumento molto marcato di casi che hanno portato alla dichiarazione di zona rossa per tutto il territorio comunale fino a domenica. Le dichiarazioni di Juri Bettollini, sindaco di Chiusi
Nella seconda parte collegamento con Michela Curcio, di Radio Jobel, Cosenza. L’ASP di Cosenza nella bufera per bilanci falsi e concorsi truccati. L’indagine ‘Sistema Cosenza’ è iniziata due anni fa e non è ancora conclusa, afferma il procuratore capo di Cosenza, Mario Spagnuolo. L’inchiesta riguarda la sanità del capoluogo calabrese: sono indagati 17 tra dirigenti e funzionari dell’ASP di Cosenza e gli ex Commissari alla Sanità, Massimo Scura e Saverio Cotticelli, per falso in bilancio e abuso d’ufficio. Bilanci falsati o totalmente mancanti dal 2015 in poi per un’azienda sanitaria che gestisce circa 1 miliardo e 200 milioni l’anno e che, nel 2017, ne destina ben 700 per acquisizioni di beni e servizi di strutture private convenzionate. Dalle intercettazioni è emersa la presenza di quello che era un vero e proprio sistema, tanto che, in un audio del 2019, Franco Pacenza, l’allora delegato alla sanità dell’ex Presidente della Regione Oliverio, si lascia sfuggire: “Se salta Cosenza salta tutto”. La situazione ricorda da vicino quanto successo anche nelle ASP di Catanzaro e Reggio Calabria, sciolte per infiltrazioni mafiose nel 2019. Nella terza parte collegamento con Oronzo Rubino, di Radio Diaconia InBlu, di Fasano dove è stata avviata l’niziativa Cettenaffè: una raccolta solidale di PC ancora funzionanti da destinare alle famiglie in difficoltà soprattutto in questi tempi di “Didattica a Distanza”. Il progetto è patrocinato dal Comune di Fasano e promosso dall’ANSPI “Oratorio del Fanciullo” in sinergia con “Informatici Senza Frontiere – sezione Bari” e i giovani di Azione Cattolica delle Parrocchie Sant’Antonio Abate e San Giovanni Battista di Fasano e SS. Maria del Carmine di Pezze di Greco. I PC raccolti, con precisi requisiti tecnici minimi, vengono rigenerati dai volontari di Informatici Senza Frontiere e consegnati alle famiglie in difficoltà tramite i Servizi Sociali del Comune di Fasano in un’ottica solidale ed ecosostenibile.
La recente pandemia ha messo in evidenza il Digital Divide che coinvolge le nostre Comunità. Già 28 donazioni e 61 supporti informatici ricevuti. Le parole di Roberto De Nicolò, socio storico di Informatici Senza Frontiere.