12 gennaio 2021 – Milorad Dodik, membro serbo e attuale presidente di turno della presidenza tripartita bosniaca, ribadisce che la Republika Srpska non acconsentirà alla costruzione di centri d’accoglienza per migranti sul proprio territorio, posizione già comunicata all’Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza Josep Borrell. Intanto i 900 migranti costretti a lasciare il campo di Lipa, presso Bihac (nordovest), distrutto da un incendio il 23 dicembre scorso, hanno trovato rifugio nelle tende allestite dall’Esercito bosniaco sullo stesso territorio del campo di Lipa. Le condizioni meteo sono destinate a peggiorare ulteriormente, con temperature ancora più rigide attese nei prossimi giorni, e altre migliaia di profughi continuano a vagare all’aperto, dormendo nei boschi o in rifugi di fortuna. A sollecitare le autorità bosniache a intervenire con urgenza per dare una sistemazione ai migranti rimasti all’aperto erano state la Ue – che ha messo a disposizione della Bosnia-Erzegovina finora oltre 90 milioni di euro per l’assistenza ai migranti – e l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), denunciando il pericolo reale di una ’catastrofe umanitaria’. Una buona parte dei circa 8 mila migranti della rotta balcanica presenti in Bosnia-Erzegovina si trovano nel nordovest del Paese dove cercano in tutti i modi di passare la vicina frontiera croata e proseguire il viaggio verso i Paesi dell’Europa occidentale. Focus con Nello Scavo, inviato di Avvenire. È il tema della puntata di Buona la prima, condotto da Federica Margaritora, in onda dal lunedì al venerdì alle 19.40. Il programma, che approfondisce le notizie del giorno, apre con i desk dei principali quotidiani nazionali e locali: oggi la prima pagina del Corriere della Sera, con Carlo Baroni, caporedattore centrale, e la prima pagina di Repubblica-Palermo, con Fabrizio Lentini, vicecaporedattore.
Dal lunedì al venerdì ore 19.40