21 settembre 2020 – A 30 anni dall’uccisione di Rosario Livatino da parte di sicari mafiosi il ricordo del giudice a Palermo, con il presidente della Repubblica, a Canicattì, città natale del giudice e a Roma. Era la mattina del 21 settembre 1990 e Livatino, che il 3 ottobre avrebbe compiuto 38 anni, a bordo della sua Ford Fiesta di colore rosso, si stava recando al tribunale di Agrigento. E’ stato avvicinato, braccato e ucciso da un commando mafioso. In base alla sentenza che ha condannato al carcere a vita sicari e mandanti, Livatino è stato ammazzato perché “perseguiva le cosche mafiose impedendone l’attività criminale, laddove si sarebbe preteso un trattamento lassista, cioè una gestione giudiziaria se non compiacente, almeno, pur inconsapevolmente, debole, che è poi quella non rara che ha consentito la proliferazione, il rafforzamento e l’espansione della mafia”. Lo ricordiamo con Davide Lorenzano, giornalista e autore del documentario “Il Giudice di Canicattì. Rosario Livatino, il coraggio e la tenacia”.