Un ulteriore contributo di dieci milioni di euro è stato deciso dalla Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana per le diocesi le cui comunità sono state particolarmente ferite dal virus tanto da essere inserite tra le zone arancioni o rosse. E’ stata questa la notizia di apertura di Ecclesia di venerdì 29 maggio per dire la presenza della Chiesa accanto alla sofferenza che ha tanti volti dentro e oltre la pandemia che ancora stiamo vivendo. E tra i volti di questa sofferenza ci sono senza dubbio quelli delle persone migranti che continuano ad arrivare in Europa attraverso i confini italiani, a est come a sud. A parlarne ad Alessandra Giacomucci in studio il parroco di Lampedusa don Carmelo La Magra che chiede di cessare un approccio emergenziale di fronte agli sbarchi che continuano, mentre nell’isola emerge prepotente la questione sociale legata al rischio che la stagione turistica non decolli.
Ma c’è un’altra questione che riguarda le persone migranti che in Italia risiedono da anni e lavorano al nero perché nella impossibilità di regolarizzare la propria presenza nel Paese. Le realtà che compongono la rete “Ero straniero” chiedono al governo di allargare le maglie del decreto che permette la richiesta di un permesso di soggiorno solo a chi ha un’occupazione in agricoltura o nelle case per lavori di cura. Lo spiega Giulia Gori, referente dei progetti su migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia.