Roma, 11 gennaio 2016 – “Il patrimonio genetico di David Bowie ormai fa parte di tanti artisti viventi e di quelli che cominceranno a fare la musica. Lo risentiremo anche in nuove composizioni nel 2050. Ormai è entrato nella genetica della musica”. Lo ha detto Carmen Consoli ai microfoni di inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane, ricordando il leggendario Duca Bianco scomparso ieri all’età di 69 anni. L’artista catanese sarà nuovamente ospite di inBlu Radio stasera allo ore 21 durante il programma “C’è sempre una canzone” condotto da Paola De Simone in cui ripercorrerà le fasi principali di una carriera iniziata oltre 20 anni fa, raccontando anche un aneddoto sui tacchi e il suo rapporto con i social network.
“I grandi della musica – ha aggiunto Carmen Consoli – hanno un grande dono. E’ come se una parte di loro appartenesse ad ognuno di noi perché sono universali. E’ un lutto quasi cosmico. Nel mio cuore sono convinta che questa anima meravigliosa stia facendo un viaggio bellissimo. Qui ha lasciato un valore immenso e ora sta affrontando un viaggio oltre le stranezze dello spazio”.
Durante il ‘Pomeriggio inBlu’, condotto da Ugo Scali e Gianni De Berardinis, la cantautrice ha rivelato che la scomparsa di Bowie l’ha colta “alla sprovvista. Ho pensato che fosse un’altra bufala di internet. Mi auguro che il suo ciclo di vita si sia concluso in maniera illuminata”.
“Ricordo di Bowie – ha proseguito Carmen Consoli – questa melodia mediterranea in un rock da vera avanguardia. Sono cresciuta con questo tipo di musica. L’ho anche conosciuto personalmente perché ho aperto un suo concerto allo stadio Olimpico di Roma nel 1996 ed ero accompagnato da chitarra e violoncello e lui mi disse: ‘Avete coraggio a presentarvi in uno stadio così. Lo stadio devo dire è stato invece clemente e mi sono poi goduta il suo spettacolo’. Ovviamente ho molto apprezzato anche gli ultimi suoi lavori”.
“Bowie – ha concluso Carmen Consoli – ha cambiato sempre stile nel tempo, amava la ricerca e la contaminazione. Aveva la capacità di mettere da parte ciò che lo aveva reso famoso per affacciarsi ad altre sonorità. Non amava seguire le mode ma amava essere seguito”.