Ecclesia – La Giornata per la Terra: il Papa chiede impegno per l’ambiente e contemplazione del creato. Stasera la preghiera del Rosario da Bologna: il cardinale Zuppi chiede di ripartire dagli ultimi

22 aprile 2020

Non ci si salva da soli. “Come la tragica pandemia di coronavirus ci sta dimostrando, soltanto insieme e facendoci carico dei più fragili possiamo vincere le sfide globali”: lo ha detto il Papa che ha dedicato la catechesi di oggi mercoledì 22 aprile alla 50esima Giornata mondiale della terra. Occasione per Francesco per ricordare lo sfruttamento egoistico da parte dell’uomo delle risorse dell’ambiente che per i credenti è il “Vangelo della Creazione”. A fronte di questo il Papa apprezza quanti si impegnano per la sua difesa, sottolinea che ogni gesto può contribuire a invertire la tendenza, ricorda due prossimi importanti appuntamenti internazionali e chiede quella contemplazione che insegnano i popoli indigenti dell’Amazzonia.

I microfoni di Ecclesia si sono poi aperti su Italia in preghiera, iniziativa di TV2000 e inBlu estesa agli altri media Cei che ogni mercoledì chiama alla invocazione a Maria nel Rosario. Questo itinerario orante per il Paese questa sera alle 21 fa tappa a Bologna. A guidare la preghiera l’arcivescovo cardinale Matteo Zuppi che al microfono di Alessandra Giacomucci spiega il significato del luogo scelto per ospitare il Rosario, il Santuario della Madonna di San Luca, l’importanza di un’occasione come questa per poi riflettere su questo tempo e sulla necessità di ripartire dalle persone che più sono in difficoltà. Tra loro i migranti. E a proposito dell’ipotesi di regolarizzare quanti vivono in Italia e qui lavorano, il cardinale Zuppi la definisce una proposta opportuna e di buon senso.