Il vertice europeo è stato convocato d’urgenza dopo che tre Paesi, cioè Svezia, Danimarca e Norvegia, hanno deciso di sospendere il trattato di Schengen, quello che consente la libera circolazione all’ interno dell’Europa. Dunque sono stati ripristinati controlli alle frontiere e l’incontro di Bruxelles non è servito né a capire per quanto tempo questo avverrà, né a delineare se non una strategia almeno un percorso rispetto alle migrazioni che continuano perché continua a restare gravissima la situazione nei Paesi di arrivo di queste persone, pensiamo solo alla Siria, ma anche ad alcune regioni dell’Africa. Di questo ha parlato anche il presidente della Cei cardinale Angelo Bagnasco a margine della celebrazione eucaristica per l’Epifania. “Non c’è muro – ha detto – che possa fermare questa marcia dal sud verso il nord del mondo o della moltitudine di poveri, di coloro che vivono drammi di guerra e di violenza, di persecuzione per la fede, verso Paesi che si spera possano offrire un domani migliore e una libertà più vera”.
In Ecclesia, al microfono di Alessandra Giacomucci, padre Camillo Ripamonti, direttore del Centro Astalli: