Ecclesia – La preghiera del Papa per i profughi: un bimbo muore alle porte dell’Europa

2 Marzo 2020

Si è aperta con le parole pronunciate ieri da Papa Francesco, che ha chiesto di pregare per quanti sono in fuga dalla guerra, la puntata di Ecclesia di lunedì 2 marzo. Una situazione sempre drammatica, quella dei profughi in particolare siriani, che tornano a essere oggetto di un braccio di ferro tra la Turchia, che riceve finanziamenti da Bruxelles per tenerli dentro i proprio confini e che invece ha aperto le frontiere, e l’Unione Europea che non intende accoglierli. Nel tentativo di toccare le coste delle isole greche, dove la popolazione esasperata da giorni protesta contro la costruzione di nuovi centri, un bimbo è affogato dopo che il gommone su cui viaggiava si è capovolto. Al microfono di Alessandra Giacomucci il presidente del Centro Astalli, il Centro dei gesuiti per i rifugiati, padre Camillo Ripamonti che ha rivolto un appello alle istituzioni nazionali e internazionali e la testimonianza di Daniele Bombardi, responsabile di Caritas italiana per i progetti in Serbia, da sempre impegnato ad accompagnare il cammino dei migranti lungo la rotta balcanica.
In chiusura di Ecclesia la nota della Conferenza episcopale italiana sulle decisioni del governo in merito alle misure per il contenimento del contagio di Codiv 19. “E’ il momento di una corresponsabilità nella quale la Chiesa porta il suo contributo di preghiera, di speranza e di prossimità – ha detto il presidente della Cei cardinale Gualtiero Bassetti -. Questa prova deve poter costituire un’occasione per ritrovare una solidarietà che affratella”.