Domenica 2 febbraio l’accordo verrà prorogato alle stesse identiche condizioni, per altri tre anni. Nonostante il 6 novembre scorso, la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, avesse annunciato modifiche, l’accordo stipulato nel 2017, sarà rinnovato alle stesse condizioni per altri 3 anni. Per questo le organizzazioni umanitarie chiedono al Governo Conte di bloccare l’intesa. Il memorandum ha “regolato” finora la politica tra i due Paesi in tema di immigrazione, sancendo una stretta collaborazione con la cosiddetta Guardia costiera libica, i cui membri sono stati accusati ripetutamente dalle agenzie Onu di traffico e detenzione di esseri umani. Come è ormai documentato, in Libia vengono violati i diritti fondamentali di migliaia di persone, detenendole abusivamente e sottoponendole a violenze e torture di ogni tipo. Il racket delle migrazioni, la corruzione e, negli ultimi mesi, l’inasprirsi della guerra escludono nel modo più assoluto che la Libia possa essere considerata il “porto sicuro” in cui rimpatriare i migranti che vengono intercettati in mare dalla guardia costiera. Anche l’UNHCR è stata costretta a ritirarsi dal centro di transito di Tripoli a causa del conflitto. Focus con Marco Bertotto, responsabile per gli affari umanitari di MSF. È il tema della puntata di Buona la prima, condotto da Federica Margaritora, in onda dal lunedì al venerdì alle 18.13. Il programma, che approfondisce le notizie del giorno, apre con i desk dei principali quotidiani nazionali e locali: oggi le notizie in primo piano di Askanew, con Caterina Parise, caporedattore, e la prima pagina della Gazzetta del Mezzogiorno, con Michele Partipilo, caporedattore centrale.