In Giappone c’è un luogo molto speciale: sul fianco scosceso di Kujira-yama, la Montagna della Balena, vicino a Otsuchi, una delle zone più colpite dallo tsunami dell’11 marzo 2011, c’è una cabina telefonica con un telefono senza fili. Qui, tantissime persone, arrivano per telefonare ai propri cari scomparsi. Laura Imai Messina, ne ha ricavato un romanzo molto poetico “Quel che affidiamo al vento” (Piemme).