Torre è uno scrittore “anomalo”, che ha scoperto l’amore per i libri e la scrittura in carcere, dove da trent’anni sta scontando l’ergastolo. E da dove, presumibilmente non uscirà mai. E’ entrato in carcere a vent’anni, oggi ne ha quasi cinquanta ed è un ergastolano ostativo. Questo libro è la sua storia, ma è anche quella di tanti che ha conosciuto in carcere. La prefazione è di Mons. Dario Viganò. La curatrice è Antonella Bolelli Ferrera, giornalista e scrittrice, che ha seguito il lavoro di Salvatore Torre e ce ne racconta gli sviluppi.