Roma, 16 novembre 2015 – “I musulmani che vivono in Italia rinnegano e condannano con le parole più ferme e decise questa malvagità: non lo possiamo accettare perché da questa tragedia la nostra religione è stata offesa”. Lo ha detto Kamel Layachi, imam nel Veneto e responsabile nazionale dipartimento dialogo interreligioso e formazione del C.R.I.I., Consiglio delle relazioni islamiche italiane, in un’intervista a inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane, commentando la morte di Valeria Solesin, la 28enne di Venezia uccisa al ’Bataclan’.
“La perdita di una ragazza giovane – ha aggiunto Layachi – è una sconfitta per l’umanità intera. Oggi i musulmani d’Italia fanno parte del fronte comune che vuole contrastare queste malvagità e atrocità. I musulmani sono parte della soluzione e non parte del problema”.
“Qualcuno ha ucciso – ha sottolineato Layachi – dicendo ‘Allah è grande’. E’ vero che Dio è il più grande ma è anche più grande del male e della corruzione che stanno spargendo sulla terra. E’ per questo che noi vogliamo riappropriarci dei nostri testi sacri e simboli religiosi combattendo questa guerra culturale. Vogliamo partecipare al contrasto di questa disumanità”.