09.02.2019 Sono stati gli approfondimenti di sant’Agostino e poi quelli di Lutero a concentrare l’attenzione dei teologi sul tema della giustificazione nell’opera di san Paolo. Le sue lettere costituiscono in realtà una vera miniera di stimoli alla riflessione e di considerazioni dottrinarie, ben eccedenti la questione pur decisiva della giustificazione. I rapporti fra le donne e gli uomini e il loro Dio abbracciano argomenti ed esperienze molto vaste. Antonio Pitta impiega lo strumento dell’interpretazione retorica per approfondire il tema della giustificazione in cinque lettere di san Paolo, così facendo è costretto a sfiorare numerosi soggetti contigui, da questa dinamica nasce un testo ricco e coinvolgente, che mette in evidenza aspetti significativi della teologia paolina, a partire dal primato della chiamata rispetto alla conversione, in dipendenza della epifania avvenuta sulla via di Damasco. Molto dense le conclusioni, aperte da una frase significativa : “Della giustificazione non si dirà mai abbastanza”.