Ultimo appuntamento del programma “Arte, pensieri e parole” con la Storia della Fisiognomica, un viaggio affascinante attraverso i secoli sulle tracce della scoperta dell’inconscio, dell’Africa interiore, così come la defini Richter. Abbiamo imparato, nel corso delle scorse puntate, il modo in cui l’arte pittorica è riuscita a tradurre in immagini questo percorso iniziato con Aristotele e poi nel ‘500 con gli studi di Leonardo da Vinci. Oggi si parla del XX secolo, momento in cui l’arte e l’inconscio si fondono a tal punto che, con l’ avvento del surrealismo e ancor più dell’impersonale europeo, l’uomo formalmente si destruttura e di lui non resta su tela che il suo mondo interiore.
Gli odierni consigli di viaggio del professor Flavio Caroli conducono a Napoli, città d’arte in cui sono custoditi alcuni rappresentativi capolavori di Jusepe de Ribera e di Caravaggio.
Laura Valente legge l’incipit de “La metamorfosi” di Franz Kafka.