16 gennaio 2019. Piccolo e fragile, ma protetto da una corazza di aculei: il riccio rappresenta bene la fragilità di ciascuno di noi. Lo sa bene Massimo Vacchetta, veterinario, la cui vita è cambiata quando ha iniziato di occuparsi di piccoli ricci disabili. Attraverso l’accudimento, la dedizione e l’amore che ha donato a questi piccoli esseri, ha scoperto molto di sé e a riallacciato il rapporto con la sua mamma, ormai anziana e malata. Massimo Vacchetta, racconta la sua storia in “Cuore di riccio” (Sperling & Kupfer) e ai microfoni di Daniela Lami e Max Occhiato.