Storia di un ossessione familiare. Di una vita claustrofobica che non può che finire tragicamente. È quella raccontata nel 1921 da Leo Janacek in Kata Kabanova. Metà Ottocento. Una città sul Volga. Una famiglia opprimente. Quella dove è giunta Kata. Sposata con Tichon è vessata dalla suocera Kabanchina che la maltratta spingendola prima nella braccia di un amante e poi a gettarsi nel fiume. Kata Kabanova al centro della puntata di questa settimana della rubrica Un’opera in tre minuti di Pierachille Dolfini