Roma, 16 ottobre 2015 – “Credo che Berlusconi fosse un grande talento della comunicazione, questo talento poi si è consumato”. Lo ha detto Gianrico Carofiglio, scrittore, magistrato e politico in un’intervista di Piero Dorfles durante il programma radiofonico “Virgolette” su inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane, presentando il libro “Con parole precise. Breviario di scrittura civile”, Laterza.
“Credo che la comunicazione politica possa assumere diverse forme – ha aggiunto Carofiglio – può essere una comunicazione efficace ma praticata in modo spregiudicato, può essere un modo per dire le bugie, cose non vere, il che spesso accadeva a Berlusconi, o può essere un modo come, tanto per non fare nomi, accadeva a Bersani, per dire male la verità. Io credo che Bersani dicesse la verità ma lo faceva in una maniera dal punto di vista comunicativo assai poco efficace. Lo scopo della buona comunicazione politica, che altro non è che un pezzo della buona politica, è di dire bene, in maniera efficace, coinvolgente e appassionante, la verità”.
“Parlare in modo confuso e impreciso – ha spiegato Carofiglio – consente di formulare una delle frasi più insopportabili del lessico politico di questi giorni: il ‘sono stato frainteso’ del giorno dopo che tanti politici usano per sottrarsi alla responsabilità della parola”.