Questa settimana dallo scaffale prendiamo i seguenti testi:
1
Erich Zernger
I Salmi
4-Dio di vendetta? I salmi conto il nemico
Paideia
2
Giuseppe Montesano
Come diventare vivi
Un vademecum per lettori selvaggi
Bompiani
3
Karl Barth
La riforma protestante
Claudiana
e
Jean-Pierre Brice Olivier
Non avere paura del corpo
Qiqajon
L’approfondimento:
Erich Zernger
I Salmi
4-Dio di vendetta? I salmi conto il nemico
Paideia
Fu Paolo VI a decidere di escludere i Salmi imprecatori dalla liturgia. Fu una scelta sofferta, che si inseriva nella transizione dal latino alle lingue nazionali proposta dal Concilio Vaticano II, con i rischi che poteva comportare l’incontro improvviso dei fedeli con testi aspri, fino allora non compresi dai più, nei quali è detto, per esempio “Beato chi afferra e fracassa i tuoi figli sulla roccia”, come nel Salmo 137. La riflessione di Erich Zenger aiuta a collocare questo genere di scritti all’interno di quelle che vanno sotto il titolo di lamentazioni e appaiono in altri contesti biblici, da Geremia a Giobbe. L’autore nota fra l’altro che, se inseriti nel contesto della teodicea, “i salmi imprecatori sono la forma di preghiera più profonda: si tendono verso Dio dove tutto sembra parlare contro Dio”. L’orante non abbandona il dialogo con Dio neppure nei momenti più duri, quando è assalito dalla disperazione, quando non capisce il senso di ciò che gli accade. È allora che la fede manifesta la sua maggiore profondità