La corte di Strasburgo dei diritti dell’uomo ha detto ‘no’ all’ utilizzo degli embrioni per scopi di ricerca. La sentenza stabilisce infatti che l’Italia non ha violato la convenzione europea sottolineando che è interesse dello stato proteggere l’embrione e gli individui coinvolti.
“La sentenza della Corte – ha detto Gianluigi Gigli, Presidente del Movimento per la vita – ha stabilito nero su bianco che l’embrione non è un oggetto di proprietà”.
Intervista di Rita Salerno: