Roma, 20 agosto 2015 – “Comprendo i grandi investimenti che la Fiat ha fatto per ammodernare lo stabilimento di Melfi”, ma “se il fine ultimo è il profitto allora vengono meno tutti quelli che sono i cardini di una società: così la famiglia si sfalda perché per andare a lavorare non ci si incontra più”. Lo ha detto il vescovo di Melfi, mons. Gianfranco Todisco, ai microfoni di inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane, autore di una lettera contro il turno domenicale indirizzata all’ad di Fiat Chrysler Automobiles (Fca), Sergio Marchionne, e ai vertici dello stabilimento lucano.
“La presenza della Fiat – ha aggiunto mons. Todisco – è stata una benedizione per tante famiglie. C’erano però papà che non riuscivano a pagare il mutuo, giovani che continuavano a chiedermi di aiutarli a trovare un lavoro. Durante questo periodo bisogna ringraziare i genitori pensionati che sono stati il vero ammortizzatore sociale di tante famiglie senza lavoro. Abbiamo un tasso di disoccupazione che è impressionante nonostante la presenza della Fiat. La domenica è importante non tanto perché si è cattolici e si deve andare a messa ma perché la famiglia deve stare insieme”.
Intervista di Alessandra Zaffiro