Seguendo il filo di una (fantomatica) opera trovata accidentalmente in una discarica, a firma di un certo Ciro Alighieri, cugino più dotato di Dante, Giobbe Covatta ci porta in un inferno probabile, che, invece dei peccatori, ospita le vittime di abusi e soprusi e queste vittime sono i bambini: proponendoci situazioni comiche e surreali, ancora una volta l’attore ci pone di fronte a un mondo che continua ad ignorare i diritti dei più deboli.