Roberto Fracassini a InBlu Radio: “Flusso turisti non si è mai interrotto. Sull’isola circa 25 italiani e nessuno ha chiesto di andare via”
Roma, 04 settembre 2017. “C’è tensione ma tutto resta normale. La gente continua a fare tutto quello che faceva prima. Siamo coscienti che noi insieme al Giappone e alla Corea del Sud saremo i primi a ricevere gli eventuali attacchi militari ma speriamo ovviamente che si possa arrivare ad una soluzione pacifica senza ricorrere alle armi. Per ora l’isola è tranquilla e il governo è in controllo della situazione”. Lo ha detto il console onorario italiano dell’isola di Guam, Roberto Fracassini, in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche italiane.
L’isola, la più grande e meridionale dell’arcipelago delle Marianne nell’oceano Pacifico occidentale, è la base militare americana obiettivo dichiarato di un possibile attacco nucleare del regime della Corea del Nord.
Fracassini, 80enne originario di Firenze, vive da 40 anni nell’isola e nonostante gli sviluppi della situazione alla domanda se pensa di lasciare Guam ha risposto: “Per il momento non ho assolutamente intenzione di far rientro in Italia. Sono qui da 40 anni, si può dire una vita intera. A Guam sono presenti circa 25 italiani molti sono principalmente coniugi di militari americani. Ci sono anche sacerdoti e personale alberghiero”.
“La gente – ha ribadito il console onorario italiano – è un po’ preoccupata ma rimane molto calma e non sono pervenute richieste di evacuazione. L’isola è molto calma e rimane sempre uguale. Questa è un’isola turistica, i nostri turisti provengono principalmente dalla Corea e dal Giappone. Il flusso dei turisti non si è interrotto. Il governatore di Guam ha chiesto a tutti di stare calmi e fatto capire che l’isola è protetta”.