Roma, 29 luglio 2015 – “Stiamo ragionando su una mobilitazione in autunno in cui porremo al centro il problema del rilancio del Sevizio sanitario nazionale”. Lo ha annunciato Costantino Troise, segretario di Anaao-Assomed, l’associazione dei medici dirigenti, ai microfoni di inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane commentando l’approvazione del Senato al decreto sugli Enti Locali, contenente 2,3 miliardi di tagli nel settore sanitario.
“Occorre aprire una grande discussione – ha aggiunto Troise – su qual è il ruolo che il governo vuole dare alla sanità pubblica in questo Paese”. Il governo, ha sottolineato Troise, vuole “tagliare 22 milioni di prestazioni”.
Il segretario di Anaao-Assomed ha inoltre ricordato che “dal 2010 al 2014, secondo la Corte dei Conti, la sanità è stata tagliata di 31 miliardi di euro, dal 2014 al 2017 si aggiungono altri 7 miliardi di euro. Noi abbiamo tagliato più di tutti i paesi al mondo. I dati 2013 ci dicono che noi spendiamo complessivamente meno della Grecia e con risultati migliori della Germania che però spende più di noi, ogni anno, 30 miliardi di euro. Quando si parla di risparmi occorre distinguere i beni e servizi come la mensa, la lavanderia, la sterilizzazione e le attività sanitarie assistenziali”.
“Con questo decreto – ha aggiunto Troise – c’è l’idea curiosa che si possa risparmiare mantenendo lo stesso standard di servizi attraverso dei protocolli di Stato cioè il ministero o la regione decideranno cosa il medico potrà prescrivere. Sono convinto che ci siano margini notevoli di recupero di inefficienze e lotta agli sprechi ma che un impiegato o un funzionario possa sostituirsi al medico mi pare curioso”.
“Il rimedio principe a questo eccesso di esami fatti a scopo cautelativo – ha concluso Troise – è approvare una legge sulla responsabilità professionale come avviene in tutta Europa. Solo in Italia la politica lascia spazio alla magistratura”.