Due opere in una. Sono Les troyens, I troiani di Hector Belrioz. Cinque ore di musica divise in cinque atti e raggruppate in due opere, La presa di Troia e I troiani a Cartagine. Una scelta obbligata, imposta a Berlioz dagli impresari teatrali di metà Ottocento che non riuscivano a programmare uno spettacolo di tali dimensioni. Opera di grandi proporzioni non solo per la durata, ma anche per i mezzi richiesti dalla messinscena. Les troyens, infatti, concentra in cinque atti l’Eneide di Virgilio, raccontando la caduta di Troia, compreso l’ingresso in scena del cavallo, sino agli anni trascorsi da Enea alla corte di Didone. E si ferma sulla soglia della fondazione di Alba Longa da parte dell’eroe. Una figura, quella di Enea che fa da filo conduttore dell’intera opera, prima alle prese con le profezie di Cassandra poi con gli amori di Didone. Les troyens al centro questa settimana della rubrica Un’opera in tre minuti di Pierachille Dolfini.