Buona la prima
Due donne e due destini diversi arrivano dalle carceri iraniane

Due donne e due destini diversi arrivano dalle carceri iraniane. E’ di oggi la notizia che dopo quattro anni e 1500 giorni di prigionia la Repubblica islamica dell’Iran ha rilasciato l’attivista tedesco-iraniana Nahid Taghavi. Ma a Teheran le cose restano diverse. C’è infatti apprensione per un’altra attivista. Si tratta della 40enne – di origini curde – Pakhshan Azizi che ora rischia l’impiccagione dopo che giovedì è arrivata la conferma della sua condanna a morte emessa a giugno scorso dalla Corte suprema. Dentro dall’agosto del 2023 l’operatrice umanitaria, cooperava a favore di donne e bambini nei campi nel nord-est della Siria e nel nord dell’ Iraq sfollati dai territori controllati dallo Stato islamico dal 2014 al 2022. Ma per Teheran fortemente avversa alle minoranze del Paese, Azizi fa parte di gruppi armati curdi fuorilegge che operano nella regione. Intervista a Pegah Moshir Pour, consulente e attivista per i diritti umani e digitali. È il tema della puntata di Buona la prima, condotto da Federica Margaritora, in onda dal lunedì al venerdì alle 19.30. Il programma, che approfondisce le notizie del giorno, apre con i desk dei principali quotidiani nazionali e locali: oggi la prima pagina La prima pagina del Corriere della Sera, con Carlo Baroni, caporedattore centrale, e la prima pagina dell’Unione Sarda, con Fabio Manca, caporedattore.