La violenza sui bambini in Siria non e’ stata mai cosi’ terribile come nel 2016: a certificare le ricadute sull’infanzia di una guerra civile cominciata ormai nel 2011 e’ l’Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, secondo cui il numero dei bambini uccisi, mutilati e anche reclutati nelle fila dei gruppi armati e’ arrivato “al picco piu’ alto” nel 2016. “La profondita’ della sofferenza e’ senza precedenti. I numeri registrati dell’Unicef sono impressionanti. Centinaia di migliaia hanno dovuto lasciare le loro case: 2,3 milioni vivono come rifugiati in Turchia, Libano, Giordania, Egitto e Iraq. Altri 280mila vivono ancora sotto assedio, senza accesso adeguato a cibo e medicine. Quelli che hanno perso la vita per episodi violenti sono 650 (ovviamente quelli che l’Unicef e’ riuscito a registrare, il 20% in piu’ dell’anno
precedente); piu’ di 250 vittime uccise dentro o vicino a una
scuola; almeno 850 piccoli reclutati nei gruppi armati, a volte
addirittura come kamikaze, piu’ del doppio che nel 2015. Andrea Iacomini, portavoce Unicef Italia