La storia di un giullare gobbo che medita vendetta per la figlia Gilda sedotta e abbandonata da un potente. Una vendetta che si ritorcerà, però, contro di lui. Potere della maledizione. Ecco Rigoletto di Giuseppe Verdi, prima opera della cosiddetta Trilogia popolare del musicista di Busseto andata in scena a Venezia nel 1851. Popolare perché mette da parte personaggi storici e mitologici per portare in scena storie di gente del popolo. Un dramma tratto da Victor Hugo che dovette subire la scure della censura. Ecco perché il potente di turno non è un re ben identificabile, ma un immaginario Duca di Mantova. Resta, tra arie popolari come La donna è mobile e Caro nome, la drammaticità della vicenda di Rigoletto, protagonista questa settimana di Un’opera in tre minuti, la rubrica di Pierachille Dolfini