13 aprile 2024. Nel negozio di Vettore, ciascuno trova ciò che desidera: mezz’ora in più per giocare con gli amici, altri cinque minuti sotto le coperte, una giornata da dedicare a una nuova invenzione… C’è sempre la fila! Vettore lavora da mattina a sera, e il tempo che gli avanza lo regala a chi non può comprarlo. Finché un giorno, proprio quando è lui ad averne più bisogno, Vettore scopre di avere finito le scorte di tempo. O così sembrerebbe… Di “L’uomo che vendeva il tempo” parliamo con Luca Cognolato.