23 marzo 2024
Le cronache raccontano con frequenza impressionante le notizie sui femminicidi, ma ci sono altri momenti bui nella vita di tante donne, quando la dignità della persona viene schiacciata. Eppure, accade che anche in queste circostanze dolorose il buio non ha l’ultima parola se si incontra una luce capace di riaccendere la speranza. Ne parliamo con due persone che raccontano percorsi di “ripartenza” di tante donne attraverso l’accoglienza e il lavoro. Sono Vanessa Cento, della cooperativa sociale Quid di Verona, un’azienda che produce abiti ricavati da tessuti di rimanenza destinati al macero e dà lavoro a donne vittime di violenza o con esperienze di dipendenza o carcerazione; e don Aldo Buonaiuto, sacerdote, figlio spirituale di don Oreste Benzi e per tanti anni suo stretto collaboratore nella Comunità Papa Giovanni XXIII, nella quale si occupa in particolare del problema della tratta delle donne.