La Bce ha rivisto leggermente al rialzo, all’1,7% la crescita europea per il 2016. Al ribasso, invece, per l’anno prossimo (all’1,6%). Tassi ancora fermi ai minimi storici, quantitative easing che potrebbe prolungarsi oltre marzo prossimo. Ma l’entusiasmo verso “Supermario” Draghi sembra essere un po’ scemato e l’azione dell’istituto centrale sembra non avere più lo stesso smalto di un anno fa. Il commento di Franco Bruni, docente di teoria e politica monetaria internazionale alla Bocconi, al microfono di Alfredo Ranavolo.