E con questa puntata chiudiamo in bellezza, chiudiamo come abbiamo iniziato: con Dylan e Springsteen. Qui bene accompagnati dal cantautore italiano che più abbiamo incrociato in questa prima stagione di Hungry Hearts, Francesco De Gregori. Ancora una volta il tema della salvezza, qui intesa come liberazione. Springsteen ci canta, nel suo ineguagliabile modo, la condizione dell’essere “intrappolato”, rivisitando il brano Trapped di Jimmy Cliff, che da reggae diventa un potente pezzo rock e la stessa dinamica prigionia-liberazione è presente nel pezzo folk arci-famoso di Dylan, I shall be released, cantato poi praticamente da tutti e anche di recente da De Gregori nella sua bella versione di Come il giorno. “Io vedo la mia luce venire splendente, dall’oriente all’occidente”, una potente immagine, dal chiaro sapore biblico, con cui è bello e beneaugurante chiudere questa prima stagione di Hungry Hearts, ringraziando tutti quelli che hanno contribuito alla sua realizzazione, in primis i grande musicisti dai quali abbiamo attinto tanta bellezza.
Hungry hearts, a cura di Andrea Monda scrittore e insegnante di religione, mutuando il suo titolo dal famosissimo brano di Bruce Springsteen che indaga non a caso sui “Cuori affamati”, racconta la dimensione spirituale della musica rock e non solo.