La Chiesa di Andria manifesta la sua vicinanza ai sopravvissuti e ai famigliari delle vittime dell’incidente tra i due treni. La tragedia è avvenuta su un tratto a binario unico, a bordo pendolari e studenti. A quell’ora i convoglio non era pieno di gente. La testimonianza di monsignor Luigi Mansi, vescovo di Andria.
L’intervista è di Marino Galdiero
“C’è sgomento, tutti hanno ammesso che c’è stato un errore umano. E’ evidente che uno dei due treni era fuori posto in quel momento. Non doveva accadere. Le inchieste accerteranno la verità ma è triste constatare che per certe leggerezze ci rimette la vita tanta gente”. Lo ha detto il vescovo di Andria, mons. Luigi Mansi, in un’intervista a inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane, commentando la tragedia ferroviaria di stamane tra Andria e Corato in Puglia.
“Mi raccontavano – ha aggiunto mons. Mansi – che i soccorritori sono riusciti ad estrarre vivo un bambino mentre hanno purtroppo estratto morta una mamma con la figlia abbracciata. Sono storie di dolore che spezzano il cuore, rimaniamo senza parole difronte a fatti di questo genere”.
“Questa linea – ha proseguito il vescovo – è stata rinnovata da poco. E’ una sorta di metropolitana a cielo aperto che collega diverse città del Nord barese e arriva fino in aeroporto. Decine di studenti e lavoratori frequentano questo tratto ferroviario. E’ una linea molto affollata. Ma fortunatamente alle ore 11 le vetture non erano particolarmente piene”.
“La Chiesa, in questi momenti di tragedia, – ha concluso mons. Masi – si rende vicina alle persone afflitte da un grande dolore portando conforto, preghiera, vicinanza e sostegno”.