Gabriele Gravina, Presidente Federazione Italiana Gioco Calcio, dal piccolo “miracolo” di Castel di Sangro ai vertici della Federcalcio. Imprenditore e manager, docente universitario, racconta la sua storia e ragiona sulle criticità di un mondo sportivo troppo determinato da interessi economici, ma senza farne il capro espiatorio di tanti mali del paese; sulla necessità di riportarlo alla dimensione del gioco, non solo dei tatticismi e della strategia; di recuperare i ragazzi che cedono all’errore e alla violazione delle regole, per farne un esempio ai coetanei. Rimpiangendo gli oratori… E un’amicizia tradita, dal c.t. Roberto Mancini.