A inBlu2000 Vittorio Emanuele Parsi, docente di relazioni Internazionali all’Università Cattolica di Milano, editorialista, saggista, capitano di fregata della riserva della Marina Militare, impegnato in varie missioni di peacekeeping, nonché appassionato rugbista… Con lui ragioniamo sull’idea di patria, “per una nazione di orfani”: abbiamo dimenticato il valore unitario della patria così vivo nell’epica risorgimentale, non più condiviso in quella resistenziale. Perché subito dopo la guerra si sono confrontate due concezioni, quella liberale e cattolica e quella comunista, unite nel compromesso altissimo della Costituzione, ma non in un’idea di patria unitaria. Orfani di madrepatria non riusciamo più a capire il sacrificio dei nostri padri, e la disponibilità a combattere e anche morire del popolo ucraino, ad esempio. Non il sacrificio del kamikaze, ma di chi ha un senso del dovere che pone il bene comune al di sopra del proprio. Perchè la patria è un mobilitatore di energie: se credi in qualcosa iri fuori il meglio di te, per te e per gli altri.