Un monaco e un vescovo nella terra più a nord del nord, a Trondheim, in Norvegia. Erik Varden ha voluto essere cattolico, cresciuto in una famiglia di tradizione luterana, e introdotto al Mistero di Gesù grazie all’ascolto della sinfonia numero 2 di Mahler. Prima studioso in un monastero, e poi chiamato ad essere pastore di genti diverse, in un tempo di rinascita della fede in quella che si crede la parte più scristianizzata d’Europa. L’ultimo libro di questo amabile e coltissimo porporato cistercense si intitola Castità: un titolo impegnativo e quasi provocatorio, quando la religione è stata ridotta ad etica. Ma la castità è l’integrità di tutta la persona, che sa dove poggiare la sua libertà.